La formazione in servizio dell'IdRC


Il Concilio Vaticano II (1962–1965) ha avuto un impatto profondo sull’insegnamento della religione cattolica e sul ruolo degli insegnanti di religione, trasformando radicalmente il rapporto tra questi ultimi e l’autorità ecclesiastica.
In generale, i documenti del Concilio hanno contribuito a trasformare l’IRC da strumento di evangelizzazione a ambito educativo e culturale, integrato nel progetto formativo della scuola pubblica italiana.
In particolare, il capitolo 25 di Lumen Gentium, la Costituzione dogmatica sulla Chiesa del Concilio Vaticano II, è fondamentale per comprendere il munus docendi (compito di insegnare) dei vescovi e le sue implicazioni per gli insegnanti di religione cattolica.
Il Concilio afferma che tra i principali doveri dei vescovi, la predicazione del Vangelo occupa un posto eminente.
I vescovi sono:
- Autentici maestri della fede, dotati dell’autorità di Cristo.
- Responsabili di guidare i fedeli nella verità, illustrando la fede con la luce dello Spirito Santo.
- Chiamati a vigilare contro gli errori e a custodire il deposito della Rivelazione.
Questa autorità non è solo formale, ma implica una responsabilità pastorale e dottrinale che si estende anche agli insegnanti di religione, i quali operano in comunione con il vescovo.
Gli insegnanti di religione cattolica, pertanto:
- Ricevono l’idoneità ecclesiastica dal vescovo, che certifica la loro capacità di insegnare in conformità con la dottrina cattolica.
- Sono chiamati a trasmettere la fede in modo autentico, non come opinione personale, ma come partecipazione al magistero della Chiesa.
- Devono mostrare religiosa adesione al magistero del vescovo e del Papa, anche quando non si tratta di insegnamenti infallibili.
In questo senso, il docente di religione è collaboratore del vescovo nel munus docendi, pur non esercitando un magistero proprio.
La Formazione in Servizio esprime e mantiene il legame fondamentale tra i docenti di religione cattolica e il proprio Ordinario diocesano (idoneità), in modo tale che la loro presenza a scuola sia portatrice della cura e delle attenzioni del vescovo di riferimento, nel rispetto della libertà docente e tenendo conto del contesto reale a cui il singolo IdR si rivolge.Per il Triennio 2025-2028 la Formazione in servizio nella Diocesi di Crema sarà strutturata a cadenza triennale e su tre Aree di intervento, così come mostrato in questa infografica:

clicca qui per la pagina delle proposte formative:
Tutti gli insegnanti di religione (specialisti, supplenti annuali, supplenti temporanei) sia della scuola statale che di quella paritaria, devono registrare, entro il 31 agosto di ogni anno, i moduli formativi riconosciuti validi per la formazione a cui hanno partecipato durante l'anno.
Per la registrazione degli eventi formativi e il caricamento dell'attestato di partecipazione clicca qui:
Piani formativi per le diverse tipologie
